Il mercato Centrale di Livorno
Un posto magico, uno dei pochi mercati ancora attivi giornalmente nella nostra meravigliosa penisola, un mercato coperto ma che trova la sua continuazione all’esterno con banchi di abbigliamento e articoli per la casa, per poi proseguire nella piazza adiacente con altri banchi di frutta e verdura.
Qua è dove ho passato molte estati della mia infanzia, correre tra i banchi anche se avevo solo 7 anni, perchè ci si conosce tutti, perchè ero ‘protetta’ dal popolo del mercato, là avevano un banco i miei nonni e una zia, là era una piccola città nella città.
Il mercato centrale, quello coperto dove si trova dalla verdura alla frutta più fresca, dove ci sono almeno dieci tipi di focacce, dove però il pane Toscano senza sale, quello buono davvero ce l’hanno solo poche botteghe.
Le botteghe… la particolarità di questo posto sono proprio le botteghe: l’ovaiolo che vende solo le uova: grandi, piccole, bio, di quaglia, di gallina, per fare la pasta o da mangiare in camicia. E poi il civaiolo, la bottega dove si vendono le civaie, cioè tutti i semi, dai fagioli ai ceci al riso di tutti i tipi e naturalmente le spezie, e poi il pollaiolo che non è il macellaio, che vende solo carne rossa, che non è il norcino, che vende solo il maiale. E poi il banchetto delle erbe cotte: spinaci, bietole, rapini già cotti pronti da manigare, solo quelli.
E il baccalà bagnato venduto in una bottega che vende quello e i ceci, niente altro…
E poi frutta e verdura, esotica, biologica o a km zero, e aglio fresco intrecciato e collane di peperoncino.
E tutte le mattine è pieno, il sabato più di tutto, persone che arrivano a piedi o in macchina da tutti i quartieri perchè qua si trova tutto fresco, che se arrivi dopo le undici ‘un trovi più nulla’ e le donne con le buste che mentre camminano si scambiano pareri su come cucinare, senza sapere chi sono, cosa fanno, senza conoscersi.
Un mondo protetto e unico, patrimonio dei miei ricordi,uno di quei posti che vale la pena visitare anche solo una volta.
Uno di quei posti che rimangono ‘Per Sempre’.