Se avete voglia di intraprendere un Viaggio fatto di paesaggi stupendi, ore e ore di macchina a macinare chilometri, a riempirvi le orecchie di lingue diverse, di tramonti, di alberi di fico lungo la strada, di palazzi e lusso e poi bambini vestiti di nulla e mucche in mezzo alla carreggiata, frontiere da attraversare per renderti conto che non ci sono “frontiere”, non ci sono
“confini”, se amate la frutta e la verdura freschissima e i colori e i profumi che solo i mercati hanno, allora potete addentrarvi nel meraviglioso mercato di Durazzo.
Un po’ al coperto, più che altro dal caldo, e un po’ in strada, si affacciano mille banchetti nei quali i contadini vendono quello che producono, dai fichi neri e verdi alle erbe di montagna e le immancabili spezie, qui la fa da padrone l’origano.
E all’interno potete trovare una varietà infinita di peperoni: friggitelli, cornetti gialli e rossi, cornetti verdi e peperoni classici, tutti dolcissimi e croccanti e sempre accompagnati da varie tipologie di peperoncino.
E poi aglio fresco e secco e una immensa varietà di olive, nere, verdi, kalamata, insaporite con peperoncino, con peperoni dolci, con origano o altre spezie.
E banchi interi di meloni, gialli, retati o lisci e pesche dolcissime e sode.
Qua la cucina ha subito diverse influenze, troverete piatti molto mediterranei, come la feta con i friggitelli, ma anche piatti tipici dell’Europa dell’est come il mitico Burek fatto allo stesso modo in cui si fanno le Burichitas in Israele e poi un fantastico pane che è il classico pane carasau delle Sardegna.
A volte anche da un piccolo mercato rionale si può capire quanto siamo vicini, quanto non esistono confini e frontiere.
Ancora una volta il cibo unisce, accomuna e diventa convivialità, anche nel condividere un semplice fico appena colto con chi ti è accanto.