Torta salata di zucchine

E così è finalmente estate e i miei amici amanti della natura iniziano a portarmi tutto quello che di buono c’è nei nostri orti. Ieri mi sono arrivate delle splendide zucchine, piccole, croccanti e saporitissime ideali per fare qualunque piatto. Erano secoli che non facevo una torta salata e appena l’ho assaggiata mi è venuta voglia di farne subito un’altra! Ottima da consumare fredda o tiepida, quello che avanza è un’ottima idea per una colazione salata. Le dosi sono per due persone affamate se è un piatto unico, per 6 se è un antipasto, per 4 se la accompagnate ad una bella insalata con rucola, melone e scorza di limone.

Ingredienti per una teglia da 22 cm

un rotolo di pasta sfoglia gluten free

3 uova bio

150gr di mozzarisella

6 zucchine piccole o 4 grandi

1 peperoncino

2 spicchi di aglio

2 cucchiai di olio

sale e pepe qb

Procedimento:

Accendete il forno a 220°. Lavate bene le zucchine e tagliatele a rondelle, schiacciate l’aglio e affettate il peperoncino. Mettete tutto su una padella anti aderente insieme all’olio. Accendete il fuoco a fiamma alta a fate prendere il calore. Aggiungete sale e 1/2 bicchiere di acqua bollente e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Controllate di sale e spegnete il fuoco. Lasciate raffreddare un pochetto. Intanto prendete la pasta sfoglia e adagiatela su una teglia, bucherellatela con una forchetta in modo che in cottura non si alzi troppo. Adagiate sul fondo della pasta sfoglia le zucchine, affettateci sopra la mozzarisella. In un piatto fondo rompete le uova, sbattetele bene con una forchetta e condite con sale e pepe. Versate il composto sulle zucchine e muovete un pò la teglia in modo che si distribuisca bene. Infornate per 20 minuti badando bene che sotto sia ben cotta e sopra non si bruci. Io la metto sempre nella parte bassa del forno. Se invece avete un forno ventilato potete metterla dove volete.

Sfornate e lasciate raffreddare, intanto potete fare come me e svuotare la carta di credito per prenotare voli aerei, viaggi in treno e concerti un pò qua e un pò là.

A parte gli scherzi è un piatto ottimo anche freddo, da portare come spuntino per un aperitivo in spiaggia o ideale dopo che si è fatto sport. Ma potete mangiarlo anche davanti al nulla con una birretta ghiacciata, quello che importa è la compagnia!

 

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Il mercato di Durazzo

 

Se avete voglia di intraprendere un Viaggio fatto di paesaggi stupendi, ore e ore di macchina a macinare chilometri, a riempirvi le orecchie di lingue diverse, di tramonti, di alberi di fico lungo la strada, di palazzi e lusso e poi bambini vestiti di nulla e mucche in mezzo alla carreggiata, frontiere da attraversare per renderti conto che non ci sono “frontiere”, non ci sono

“confini”, se amate la frutta e la verdura freschissima e i colori e i profumi che solo i mercati hanno, allora potete addentrarvi nel meraviglioso mercato di Durazzo.

Un po’ al coperto, più che altro dal caldo, e un po’ in strada, si affacciano mille banchetti nei quali i contadini vendono quello che producono, dai fichi neri e verdi alle erbe di montagna e le immancabili spezie, qui la fa da padrone l’origano.

E all’interno potete trovare una varietà infinita di peperoni: friggitelli, cornetti gialli e rossi, cornetti verdi e peperoni classici, tutti dolcissimi e croccanti e sempre accompagnati da varie tipologie di peperoncino.

E poi aglio fresco e secco e una immensa varietà di olive, nere, verdi, kalamata, insaporite con peperoncino, con peperoni dolci, con origano o altre spezie.

E banchi interi di meloni, gialli, retati o lisci e pesche dolcissime e sode.

Qua la cucina ha subito diverse influenze, troverete piatti molto mediterranei, come la feta con i friggitelli, ma anche piatti tipici dell’Europa dell’est come il mitico Burek fatto allo stesso modo in cui si fanno le Burichitas in Israele e poi un fantastico pane che è il classico pane carasau delle Sardegna.

A volte anche da un piccolo mercato rionale si può capire quanto siamo vicini, quanto non esistono confini e frontiere.

Ancora una volta il cibo unisce, accomuna e diventa convivialità, anche nel condividere un semplice fico appena colto con chi ti è accanto.

 

 

Il Borough Market di Londra

Il Borough Market di Londra

Londra è una città ricca di mercati di tutti i tipi che offrono qualunque varietà di cibo: biologico, etnico, solo pesce, solo carne e prodotti internazionali.

I miei preferiti a Londra sono due: il Brixton Market con le sue specialità giamaicane e africane, e il Borough Market.

Quest’ultimo è il mercato più grande di Londra per quanto riguarda la diversità di prodotti offerti e la molteplicità di sapori e profumi.

Qua troverete banchi immensi di frullati di frutta fresca e macedonie da passeggio, banchi di frutta e verdura, ma anche chioschetti dove offrono degustazione di prosecco e bruschetta, focacce e mozzarella di bufala campana.

Oltre alle nostre eccellenze qua potrete fare un viaggio culinario intorno al mondo, dalla paella al gulash, dai burger ai wanton.

E poi formaggi di tutti i tipi, tutte le qualità di cheddar, sublime quello al jalapeno, e formaggi francesi e italiani.

E poi i dolci: fette di torta al cioccolato, bomboloni ripieni di crema o cioccolato, macherons, cioccolato in tutte le sue varianti: da spalmare, da mordicchiare, da degustare, da sciogliere e mangiare con la frutta fresca.

Questa è una meta per la spesa di molti londinesi che durante il week end cercano qualcosa di diverso da mettere in tavola e si fanno ispirare dai profumi e i colori di questo luogo.

E’ anche una meta deliziosa per i turisti, la Tate Gallery non è distante, in una sola giornata si può nutrire la mente, lo spirito e il corpo.

In questo mercato è difficile non trovare quello che cercate, qualunque sia la vostra passione culinaria.

Il mio consiglio: fermatevi a guardare ogni bancarella, a chiacchierare con le persone.

Si sa, chi ha la passione del cibo ha sempre delle storie interessanti da raccontare…

Il Carmel Market

Immaginate un mercato pieno di ogni genere di frutta e verdura, fresca e secca, e poi olive di tante varietà, formaggi, salumi Kosher e carne Halal, dolci speziati, banchi enormi che vendono solo pitta, il classico pane da kebab.

E poi in un angolo piccoli banchetti con vecchie signore che arrotolano la pitta con grande maestria riempiendola di ogni ben di Dio: humus, olive, falafel, salsa piccante, mentre in un perfetto inglese vi chiedono da dove arrivate e se vi piace questa città che non dorme mai.

E poi chioschetti infiniti di melograno, pompelmi e arance, Jaffa è proprio qua affianco, e avocado, morbido in mezzo a mille spezie di tutti i colori: dal giallo della curcuma al rosso della paprica e una miriade di peperoncini, tutti appesi a mò di collane per farli seccare al meglio…

E poi la gente, che compra, ride, discute, balla e canta o magari prega in un angolo.

Idiomi diversi parlati nello stesso momento e volti sorridenti, sempre sorrisi.

Inoltrarsi per i banchi del Carmel Market è come entrare in un mondo parallelo, gli aromi, i profumi e i colori non hanno uguali e ci si sente accolti, non vi preoccupate della lingua, tutti parlano un perfetto Inglese e sanno consigliarvi nella scelta del migliore avocado o delle olive, anche se non glielo chiedete.

Il Carmel Market è il simbolo di una città giovane, vivace, multiculturale e aperta al mondo e alle nuove tecnologie.

La città più laica del mondo, con un lungomare stupendo e una spiaggia che può accontentare tutti: chi ama i cani, il kite surf, il surf, le passeggiate in solitaria o stare in mezzo ai bambini. Ognuno qua troverà la sua dimensione, magari potandosi in riva la mare un piccolo burek preso al Carmel Market.