An evening with Steven Wilson

An evening with Steven Wilson
Orpheum Theatre, 24 aprile 2016, Graz

 

Ho sempre amato i concerti, l’attesa, le luci che si abbassano, le note che iniziano a coinvolgerti.

Fa parte delle mie passioni la musica, quella suonata dal vivo, quella che ti prende dentro, ti fa dimenticare tutto, ti fa sognare.
E allora perché non approfittare di un giorno di festa per andare in Austria e godersi il concerto di questo personaggio favoloso.
Steven Wilson, sconosciuto alle grandi masse ma per gli amanti del rock e del progressive un’icona.
Ancora oggi considerato un enfant prodige anche se ha più di quaranta anni, è l’erede di quell’approccio alla musica, come forma di arte e di catarsi, di band del passato come King Crimson e Pink Floyd.
Dopo avere suonato per anni con il progetto Porcupine Tree e con il tenebroso Aviv Geffen con i Blackfield, da qualche anno Steven si è concentrato di più sulla sua carriera solista.
Fantastico polistrumentista, geniale nelle sonorità, si circonda di musicisti alla sua altezza che in quasi tre ore di concerto non sbagliano una nota o un attacco e ridono e scherzano con lui per tutto il tempo.
È la quarta volta che lo vedo in concerto, e non mi sarei aspettata di ridere così tanto.
Contro ogni aspettativa, soprattutto rispetto alle performance del passato, ha parlato molto tra una canzone e l’altra, pendendo in giro sé stesso e l’etichetta di “noioso miserabile” che gli viene affibbiata perché le sue canzoni sono spesso tristi, depresse e affrontano temi difficili.
La spiegazione ce la dà lui stesso: “ogni artista che sia musicista, un regista ma anche ognuno di noi ha un parte oscura, triste e depressa dentro di sé. Ogni artista fa un lavoro quasi catartico per tirarla fuori e semplicemente regalarla al pubblico che lo segue…”
In una platea gremita di ragazzi giovani e meno, e di molte, moltissime ragazze, la prima parte del concerto è dedicata all’ultimo album “Hand cannot erase”, ogni canzone accompagnata dalle bellissime immagini dei video collegati.
La seconda parte dedicata invece ai pezzi più vecchi, qualcosa dei Porcupine Tree, ma più che altro della sua carriera solista, il tutto intervallato dal suo continuo interagire con il pubblico tanto che ad un certo punto fa ripartire una canzone perché si dimentica di iniziare a cantare.
Una voce limpida, stupenda e calda, soprattutto nel commosso tributo a David Bowie con la canzone dei Porcupine Tree “Lazarus” tratta dall’album Deadwing.
E poi la confessione: “quando avevo 13 anni il mio cantante preferito era Prince, cavolo era così sexy e ballava in modo straordinario, non che non mi piacessero i geni del rock, anzi,ma erano completamente “Unsexuals” e io non volevo essere come loro, volevo essere come Prince”.
E il suo tributo a questo immenso artista arriva con la memorabile “Sign Of the Time” in cui basso e chitarre quasi urlano di rabbia.
Un concerto favoloso che si conclude con applausi incessanti, inchini infiniti e una certezza nel mio cuore.
È valsa la strada, il freddo e la fatica, è valso tutto, perché la musica ti arricchisce sempre.
Where the words Fails, Music Speak”
“Quando le parole falliscono, parla la musica”

Pad thai con tofu piccante

Pad thai con tofu piccante

Vi propongo un classico della cucina Thailandese con ingredienti freschi e una bella sferzata di piccante.

Per avere un piatto completo lo accompagneremo a del tofu piccante molto croccante che darà al piatto una consistenza molto particolare.

Un ingrediente che non deve mancare è il lemon grass, conosciuto comunemente come citronella. Potete trovarlo fresco quasi tutto l’anno nei negozi etnici o nelle gastronomie specializzate in cucina orientale.

Non è facilissimo da trovare per cui prendetelo in abbondanza quando vi capita sotto mano. Potete conservare tutta la radice in frigo per circa un mese sennò potete pulirlo e tagliarlo per poi conservarlo dentro un contenitore nel congelatore. In questo caso non va mai decongelato ma usato così come è.

Ha un aroma inconfondibile, fresco e piccante al tempe stesso e darà al vostro piatto un sapore unico.

Io qua ho usato le tagliatelle di riso ma nulla vi impedisce di usare gli spaghetti di riso se trovate solo quelli.

Io non uso la salsa di soia per questa preparazione ma se la amate potete tranquillamente aggiungerla riducendo un po’ il sale.

 

Ingredienti per 4 persone:

450gr di tagliatelle di riso

1 radice di lemon grass

1 radice di zenzero di 3cm

1 peperoncino fresco

400gr di spinaci freschi

2 carote

2 porri

3 cucchiai di arachidi salate

300gr di tofu al naturale

4 cucchiai di olio

Sale qb

Salsa di soia a piacere

 

Procedimento:

In una pentola capiente fare bollire l’acqua per cuocere le tagliatelle di riso. Non salatela, tuffatele in acua bollente e fate cuocere per 5 minuti o quanto indicato nella confezione.

Appena sono cotte scolatele e sciacquate con acqua fredda. Scolatele per bene e mettetele a bagno in acqua fredda dentro una ciotola.

Mettete a bagno gli arachidi per ammorbidirli un po’ e tolgliere l’eccesso di sale.

Mondate le carote e il porro, tagliate tutto in diagonale a mò di mezze penne. Affettate il peperoncino, grattugiate lo zenzero e tagliate circa 3 cm di lemon grass dopo averlo sbucciato.

Nel wok o in una padella anti aderente mettete due cucchiai di olio,1/2 peperoncino,1/2 lemon grass, 1/2 zenzero, 1 porro e le carote.

Accendete il fuoco a fiamma alta e fate cuocere così per 5 minuti. A questo punto salate, abbassate la fiamma e aggiungete metà degli arachidi e qualche cucchiaio di acqua bollente, fate cuocere per circa 10 minuti. A questo punto aggiugnete gli spinaci freschi e fate cuocere qualche minuto.

Aggiustate di sale.

Intanto affettate a cubetti il tofu, in una padella mettete il resto del peperoncino, zenzero e porro e accendete il fuoco a fiamma alta.

Appena inizia a sfrigolare salate, aggiungete il tofu e fate cuocere a fiamma viva per circa 8 minuti, il tofu dovrà prendere un bel colorito bruno ed essere croccante. Se vi piace la salsa di soia aggiungetela adesso.

Appena il tofu è pronto spegnete il fuoco.

Unite alle verdure le tagliatelle, aumentate il fuoco a fiamma alte e mescolate per bene facendo saltare tutto allegramente, vedrete che colori! Se serve aggiungete un po’ di acqua calda e un po’ di sale. Se vi piace la salsa di soia aggiungetela ora.

Terminate con i restanti arachidi leggermente tritati al coltello.

A questo punto potete decidere come servire il piatto: a me piace portare in tavola il wok con le tagliatelle e tenere il tofu a parte. Così ognuno è libero di servirsi e di fare il mix che vuole.

Tenete a portata di mano la salsa di soia e qualche peperoncino per gli amanti del piccante.

Preparatevi a gustare questo piatto dalle diverse consistenze e dai diversi sapori:

il croccante degli arachidi e la morbidezza delle tagliatelle, il piccante tofu con il fresco sapore del lemon grass, accostamenti deliziosi!

Crema di ortiche con crostone al caprino

 

E già, non ho saputo resistere, dopo l’esperienza favolosa con il pesto ho dovuto riprendere le ortiche per farne questa zuppa deliziosa. Cremosa e avvolgente, ha un gusto delicatissimo che si adatta a palati esigenti ma va gustata con parsimonia, diciamo che una ciotola a testa è più che sufficiente.

La definirei un delicato preludio ad una cena leggera, seguita magari solo da qualche asparago alla griglia o da una fetta di dolce.

Insomma una coccola ecco.

La ricetta è sanissima, non useremo nemmeno l’olio!

Ingredienti per 4 persone:

400gr di ortica

2 grosse patate

Poca erba cipollina fresca

Sale qb

Pane integrale

200gr di formaggio caprino morbido

Procedimento:

Lavate bene le ortiche mettendole a bagno in acqua fredda. Mi raccomando usate sempre dei guanti per maneggiarle.

Mettetele su una grossa pentola.

Lavate per bene le patate, potete lasciarle con la buccia se volete, tagliatele a cubetti e mettetele con le ortiche. Affettate l’erba cipollina e aggiungetela.

Coprite tutto con circa 1,5l di acqua bollente e sale grosso qb.

Portate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti, la preparazione deve asciugarsi bene, sentite se manca sale.

Intanto affettate il pane e bruscatelo nel forno o su una padella anti aderente.

Mettete il caprino su una ciotola e lavoratelo un po’ con una forchetta in modo che si ammorbidisca. Spalmatelo sui crostini di pane

Appena la zuppa è pronta frullatela con un frullatore ad immersione fino a che non sarà bella cremosa.

 

Mettete su una ciotola per ciascuno un po’ di zuppa e finite adagiandoci sopra il crostone di pane.

Non vi resta che immergere il cucchiaio in questo meraviglioso mare verde e farvi cullare dalla croccantezza del pane.

Un incontro idilliaco per le vostre papille gustative…

 

 

 

Shashuska o uova al pomodoro

Shashuska o uova al pomodoro

Ricetta per 2 persone

Uno dei miei cibi preferiti, a dire il vero le uova in generale sono il mio cibo preferito..ma qua, con il pomodoro, qualche friggitello e tanto peperoncino…

Questo è vero comfort food

È il piatto ideale da mangiare quando avete il cuore infranto o siete talmente innamorati che è quasi un dolore fisico quello che sentite.

O magari quando la giornata è stata pesante e voi avete solo voglia di stare a casa, sul divano senza parlare con nessuno.

Ma è un piatto così buono che vi do la ricetta per due persone, così, giusto se volete condividerlo con chi vale la pena…

Il problema è che nel mangiarlo farete fuori in chilo di pane.

Procuratevi delle uova freschissime, a volte muovendosi di pochi chilometri dalla città si trovano dei mercatini fantastici gestiti dagli stessi contadini.

E naturalmente pane casereccio, il vostro preferito, tagliato a fette spesse.

È un piatto povero della tradizione della mia famiglia da gustare da soli o con degli amici intimi o con chi non si scandalizza se mangiate con le mani….

Ho già l’acquolina.

Ingredienti:

400gr di pelati di pomodoro

1 cipolla di Tropea grande

3 cucchiai di olio

4 uova

1 peperoncino

4 friggitelli

Sale e pepe qb

pane casereccio tipo Altamura o Pugliese, quanto ne serve

Procedimento:

Mondate e tritate finemente la cipolla, affettate il peperoncino, lavate i friggitelli e tagliateli a metà cercando di eliminare i semi, tagliateli a fette.

Togliete le uova dal frigo.

Tagliate il pane a fette spesse circa un centimetro.

Prendete un tegame basso ma capiente nel quale ci stiano poi anche uova, va bene anche una padella anti aderente. Mettete l’olio, il peperoncino e la cipolla.

Accendete il fuoco e fate rosolare a fiamma media per2 minuti. Salate leggermente.

Unite i friggitelli e i pomodori, mescolate bene e fate cuocere per 10 minuti a fuoco medio. Aggiustate di sale.

Il sugo deve essere bello denso ma non troppo asciutto. Abbassate la fiamma.

Fate il posto alle uova nel pomodoro: dovete ricavare come dei piccoli nidi aiutandovi con un cucchiaio di legno. Rompete un uovo su una ciotolina. Aggiungetelo al sugo senza romperlo.

Continuate così, aggiungendo un uovo alla volta delicatamente.

Mentre le uova iniziano a cuocere utilizzate un cucchiaio di legno e fate dei cerchi intorno al tuorlo dell’uovo, in modo che l’albume si stacchi e si mescoli con il sugo di pomodoro.

Questa operazione vi consentirà di rendere il sugo più saporito e l’uovo deliziosissimo, vedrete che il sugo pian piano cambia colore, diventa più chiaro grazie all’albume che d’altra parte si cuocerà alla perfezione

Fate cuocere a fuoco basso fino a che l’albume non si sarà rassodato.

Salate e pepate abbondantemente e spegnete il fuoco.

Servite le uova direttamente così, nella pentola, poggiando la padellina su un tagliere o sul piatto.

Magiate insieme irrorando il tutto con qualche lacrima, tante risate e un sacco di pane.

Non vi dico cos’è il sugo bruciacchiato che rimane attaccato ai bordi.

Peccaminoso!

Ascoltatevi …. e tutto intorno a voi non avrà più importanza!

È un piatto che non ha bisogno di altri contorni, non avrete voglia di mangiare più nulla, o magari solo una fetta di dolce…magari al cioccolato

 

 

Pesto di ortiche

 

E si, proprio le ortiche, quelle che pungono parecchio e vi fanno diventare le dita tutte rosse.

Avete due modi per procurarvele: andare in giro per i prati con dei buoni guanti che vi proteggano le mani oppure recarvi in uno dei più vicini e favolosi Farmer Market. Questa tipologia di mercato è ormai presente ovunque e ospita solo contadini che rivendono quello che producono. Un buon vantaggio per voi: prezzi convenienti e prodotti locali solo di stagione, così siete sicuri di mangiare ciò che serve al vostro organismo nella stagione giusta. E poi i prodotti sono freschissimi e chi coltiva la terra ha sempre qualche buon consiglio da darvi.

Io venerdì scorso ci ho trovato le ortiche e mi sono sbizzarrita a fare questo pesto che potrete utilizzare in diversi modi.

Può essere un’ottima base per dei crostini fatti con gallette di mais e quenelle di strachicco oppure potete utilizzarlo per fare la pasta, proprio come il classico pesto, magari con una bella grattugiata di pecorino romano e una grattugiata di pepe.

O ancora unire qualche cucchiaio ad un semplice sugo di pomodoro, giusto per dargli quella marcia in più. Io vi do la ricetta, poi fate voi…

 

Ingredienti per un barattolo da 400gr circa:

 

300gr di ortiche

150 gr di anacardi

4-5 cucchiai di olio

1 peperoncino rosso

Sale qb

Carta pellicola e 2 cucchiai di olio per conservare

 

Procedimento:

Per prima cosa lavate le ortiche, è edibile non solo la foglia ma tutto quanto. Usate dei guanti, mi raccomando.

Avvolgetele su un panno e fatele asciugare bene, tagliatele grossolanamente con un coltello, affettate il peperoncino.

In un contenitore ampio mettete l’ortica, l’olio, gli anacardi e il peperoncino.

Iniziate a frullare con un frullatore ad immersione, se vedete che manca olio aggiungetelo ma non abbiate fretta.

Aggiustate di sale e continuate a frullare fino a che il pesto non raggiunge la consistenza di una crema.

Il pesto di ortica tende a ossidarsi quindi trasferitelo subito in un barattolo di vetro, coprite la superficie di olio e mettete a filo della carta pellicola, in modo che mantenga quel suo bel colore verde naturale.

Così coperto si conserva in frigo anche un mese, attenti a tenere le pareti del barattolo pulite e a non farlo entrare in contatto con l’acqua.

Ora giocate di fantasia e fatemi sapere cosa vi siete inventati con questa meraviglia stagionale.

 

Quinoa con verdure del passaggio

 

 

La quinoa è un cereale con un alto contenuto di proteine, ferro, e vitamine.

Ideale per chi segue una dieta vegetariana, per chi è intollerante al glutine o chi semplicemente vuole mangiare un primo piatto un po’ diverso, gustoso e divertente.

In questo caso è con verdure del passaggio, cioè con verdure stagionali che si trovano passando dall’inverno alla primavera.

Magari si trovano ancora i broccoli ma è già tempo di asparagi e spinaci.

Insomma metteteci dentro quello che trovate secondo le vostre preferenze.

Ingredienti che non possono mancare sono lo zenzero e il peperoncino

Possiamo considerarlo un piatto unico o un primo piatto anche se in realtà è molto proteico e quindi si adatta bene anche al pasto della sera.

 

Ingredienti per 4 persone:

300gr di quinoa

1 cavolfiore piccolo

300gr di fagiolini o asparagi o spinaci

1 porro grande

2 carote

1 radice di zenzero

1 cucchiano di curcuma

1 peperoncino

2 cucchiai di olio

2 cucchiai di salsa di soia

Sale e pepe qb

 

Procedimento:

La cosa più importante da fare è lavare bene la quinoa.

Se non lo fate rimarrà piuttosto amara a causa del suo rivestimento.

Quindi mettetela su un colino a maglie fitte e lavatela bene sotto l’acqua fino a che non sarà limpida.

Preparate il doppio dell’acqua bollente in una pentola, salate leggermente e tuffateci la quinoa.

Cuoce in circa 15-20 minuti.

Deve essere morbida e quasi trasparente, se avete dosato bene l’acqua non va scolata, come tutti i cereali, toglietela dal fuoco e trasferitela su una ciotola.

Intanto lavate e mondate le verdure, tagliate a fette il cavolfiore e le carote.

Tagliate prima a metà e poi in diagonale il porro. Grattugiate la radice di zenzero e affettate il peperoncino.

In una wok o su una padella anti aderente capiente mettete l’olio, il porro, lo zenzero, laa curcuma e il peperoncino. Mettete sul fuoco e fate rosolare qualche minuto.

Aggiungete le altre verdure, saltate per bene e aggiungete un po’ di acqua, la preparazione dovrà essere sempre un po’ morbida.

Fate cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti, le verdure devono essere morbide, i fagiolini un po’ croccanti. Se usate gli asparagi aggiugneteli dopo 10 minuti

Aggiungete la salsa di soia e mescolate per bene, se occorre aggiungete anche un po’ di sale.

Unite la quinoa e fate saltare per 5 minuti a fuoco vivace, in modo che i sapori si leghino tra loro. Terminate cin una grattugiata di pepe fresco.

Servite su delle ciotole o su una bella terrina da cui tutti possono servirsi.

È anche un’ottima idea per la vostra lunch box perché è molto nutriente e non appesantisce.

Se siete intrepidi potete aggiungere un po’ di arissa, la salsa al peperoncino tipica dei paesi del Mediterraneo, gli darà un gusto inconfindibile.

 

Il mercato Centrale di Livorno

Il mercato Centrale di Livorno

Un posto magico, uno dei pochi mercati ancora attivi giornalmente nella nostra meravigliosa penisola, un mercato coperto ma che trova la sua continuazione all’esterno con banchi di abbigliamento e articoli per la casa, per poi proseguire nella piazza adiacente con altri banchi di frutta e verdura.

Qua è dove ho passato molte estati della mia infanzia, correre tra i banchi anche se avevo solo 7 anni, perchè ci si conosce tutti, perchè ero ‘protetta’ dal popolo del mercato, là avevano un banco i miei nonni e una zia, là era una piccola città nella città.

Il mercato centrale, quello coperto dove si trova dalla verdura alla frutta più fresca, dove ci sono almeno dieci tipi di focacce, dove però il pane Toscano senza sale, quello buono davvero ce l’hanno solo poche botteghe.

Le botteghe… la particolarità di questo posto sono proprio le botteghe: l’ovaiolo che vende solo le uova: grandi, piccole, bio, di quaglia, di gallina, per fare la pasta o da mangiare in camicia. E poi il civaiolo, la bottega dove si vendono le civaie, cioè tutti i semi, dai fagioli ai ceci al riso di tutti i tipi e naturalmente le spezie, e poi il pollaiolo che non è il macellaio, che vende solo carne rossa, che non è il norcino, che vende solo il maiale. E poi il banchetto delle erbe cotte: spinaci, bietole, rapini già cotti pronti da manigare, solo quelli.

E il baccalà bagnato venduto in una bottega che vende quello e i ceci, niente altro…

E poi frutta e verdura, esotica, biologica o a km zero, e aglio fresco intrecciato e collane di peperoncino.

E tutte le mattine è pieno, il sabato più di tutto, persone che arrivano a piedi o in macchina da tutti i quartieri perchè qua si trova tutto fresco, che se arrivi dopo le undici ‘un trovi più nulla’ e le donne con le buste che mentre camminano si scambiano pareri su come cucinare, senza sapere chi sono, cosa fanno, senza conoscersi.

Un mondo protetto e unico, patrimonio dei miei ricordi,uno di quei posti che vale la pena visitare anche solo una volta.

Uno di quei posti che rimangono ‘Per Sempre’.

 

Risotto con curcuma, asparagi bianchi e fragole

Risotto con curcuma, asparagi bianchi e fragole

 

Gli asparagi, che deliziosi germogli. Presenti nella nostra spesa per poco più di un mese vanno sfruttati al massimo in ogni occasione.

Per questa ricetta utilizziamo i bianchi, delicati e dolci, si sposano benissimo con l’acidità della fragola.

Mantecheremo il tutto con lo strachicco, lo stracchino tutto vegetale per farne un piatto adatto ai nostri amici vegani e celiaci.

Siete un po’ incerti? Lasciatevi guidare, questo è un piatto per palati fini e curiosi, sono sicura che lo apprezzerete.

Faremo le porzioni abbondanti considerandolo un piatto unico.

 

Ingredienti per 4 persone:

400gr di riso tipo Vialone Nano

1 scalogno

1 peperoncino

1kg di asparagi bianchi

8 fragole

1,5 litri di acqua bollente o brodo vegetale

1 cucchiaio di curcuma

200gr di strachicco o stracchino vegetale

2 cucchiai di olio

Sale grosso qb

 

Procedimento:

Pulite gli asparagi: sciacquateli sotto l’acqua fresca ed eliminate la parte finale troppo legnosa. Tagliateli a rondelle lasciando intatte le punte.

Pulite e affettate finemente lo scalogno, affettate il peperoncino.

Tenete in caldo l’acqua o il brodo vegetale.

In un tegame capiente mettete l’olio, lo scalogno, la curcuma e il peperoncino. Fate rosolare a fuoco medio, salate e mettete gli asparagi escluse le punte. Fate cuocere circa 1 minuto e unite il riso, fatelo tostare bene, salate e aggiungete tanta acqua o brodo da coprire il tutto.

A questo punto fate una scelta: o non li girate mai o lo girate sempre.

In ogni caso state attenti che non si asciughi troppo, ogni 5 minuti circa aggiungete un po’ di liquido.

Passati 15 minuti aggiungete le punte di asparagi.

Dopo 5 minuti controllate la cottura, il riso deve essere morbido ma non scotto. Se vi pare pronto aggiungete le fragole tegliate a fette.

Spegnete il fuoco e mantecate il tutto con lo strachicco tagliato a fette.

Fate riposare qualche minuto, ha cotto tanto, sarà un po’ stanco.

Servite questo riso colore dei girasoli con qualche fetta di fragola e godetevi il calore che inizia a pervadervi il corpo, anche se la primavera si fa attendere

Ciambella golosa con bufala e ovetti

Ciambella golosa con bufala e ovetti

 

Questa è una ricetta facile e divertente da fare per il week end di pasqua e la gita fuori porta nei mesi primaverili.

Quando si comincia da avere voglia di stare all’aperto anche se non fa caldissimo ma basta una passeggiata, un po’ di sole sulla faccia e già stiamo stendendo una coperta per terra per potere guardare il cielo.

Ma nulla vi vieta di mangiarlo seduti sul divano a casa mentre guardate un film e fuori piove perché si sa, la primavera è un po’ così, l’importante è essere in buona compagnia!

Ingredienti per 4-6 persone

500gr di farina di farro

6 gr di lievito istantaneo

2 cucchiai di olio di semi

200cc circa di acqua tiepida

Sale qb

1 kg di spinaci

300gr di mozzarella di bufala

10 uova di quaglia

Sale e pepe qb

Procedimento:

Per prima cosa mettete a cuocere gli spinaci e le uova. Lavate bene gli spinaci e metteteli su una pentola capiente. Ricoprite di acqua bollente e lasciate cuocere 5 minuti da quando prende il bollore. Scolate per bene e salate.

Immergete le uova in acqua fredda e fate cuocere 4 minuti da quando l’acqua prende il bollore. Passatele sotto l’acqua fredda e sgusciatele.

Accendete il forno a 180-200°.

In una ciotola mettete la farina, il lievito, il sale e l’olio. Amalgamate con un cucchiaio e aggiungete acqua fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Mettete un po’ di farina sul tavolo e stendete una sfoglia sottile ma non troppo, diciamo come una pizza.

Preparate una teglia con carta forno leggermente oleata e adagiatevi sopra la pasta, bucherellatela con una forchetta.

Tagliate a bocconcini la mozzarella.

Sul fondo, al centro della pasta, fate un letto di spinaci sul quale adagerete, alternandoli, le uova intere e la mozzarella.

Salate leggermente e arrotolate tutto chiudendo la pasta ai lati e disponendola a mò di ciambella. Oleate la superficie e cospargete di sale grosso.

Infornate e cuocete per circa 20-25 minuti. La cottura dipenderà dal forno, deve essere colorita sopra e sotto e croccante al tatto.

Appena è pronta sfornatela e lasciatela riposare almeno dieci minuti.

Se la usate per un pic nic lasciatela intera e tagliatela al momento di servirla, sennò gustatevela tiepida con la mozzarella filante, è così buona che non basta mai…

 

 

Il Borough Market di Londra

Il Borough Market di Londra

Londra è una città ricca di mercati di tutti i tipi che offrono qualunque varietà di cibo: biologico, etnico, solo pesce, solo carne e prodotti internazionali.

I miei preferiti a Londra sono due: il Brixton Market con le sue specialità giamaicane e africane, e il Borough Market.

Quest’ultimo è il mercato più grande di Londra per quanto riguarda la diversità di prodotti offerti e la molteplicità di sapori e profumi.

Qua troverete banchi immensi di frullati di frutta fresca e macedonie da passeggio, banchi di frutta e verdura, ma anche chioschetti dove offrono degustazione di prosecco e bruschetta, focacce e mozzarella di bufala campana.

Oltre alle nostre eccellenze qua potrete fare un viaggio culinario intorno al mondo, dalla paella al gulash, dai burger ai wanton.

E poi formaggi di tutti i tipi, tutte le qualità di cheddar, sublime quello al jalapeno, e formaggi francesi e italiani.

E poi i dolci: fette di torta al cioccolato, bomboloni ripieni di crema o cioccolato, macherons, cioccolato in tutte le sue varianti: da spalmare, da mordicchiare, da degustare, da sciogliere e mangiare con la frutta fresca.

Questa è una meta per la spesa di molti londinesi che durante il week end cercano qualcosa di diverso da mettere in tavola e si fanno ispirare dai profumi e i colori di questo luogo.

E’ anche una meta deliziosa per i turisti, la Tate Gallery non è distante, in una sola giornata si può nutrire la mente, lo spirito e il corpo.

In questo mercato è difficile non trovare quello che cercate, qualunque sia la vostra passione culinaria.

Il mio consiglio: fermatevi a guardare ogni bancarella, a chiacchierare con le persone.

Si sa, chi ha la passione del cibo ha sempre delle storie interessanti da raccontare…